c'è un racconto di boris vian che leggevo ieri nel forno della metrpolitana: un agosto caldo a parigi, pian piano cala la nebbia sulla città, avvolgendo tutto, tanto che la gente non vedo ad un palmo di mano. in questa situazione si perde la concezione visuale, si ragiona sull'olfatto e sul tatto; questa nebbia da un'aria afrodisiaca a tutti quanti.
una volta che la nebbia comincia a diradarsi la gente non sa che fare, ora che vede di nuovo, allora si benda e vive felice.
sarà il caldo di questi giorni... ma trovo in "l'amore è cieco" qualcosa di attuale
Nessun commento:
Posta un commento