venerdì, novembre 28, 2003

Come faremo ad uscire da questo fiume di merda puliti e profumati? Pagheremo il conto che c'è da pagare? Ma io non ho speranza io ho fede come faremo ad uscire da questo fiume di merda puliti e profumati? Cavalcheremo le nostre migliori intenzioni? Pagheremo il conto che c'è da pagare? Indosseremo un parrucchino e un paio di baffi posticci? Ci faremo venire a prendere e fuggiremo dentro una macchina dai finestrini fumé? Come faremo ad uscire da questo fiume di merda puliti e profumati? Guarda la gente che corre a questa distanza anche un assassino sembra innocuo Come faremo ad uscire da questo fiume di merda puliti e profumati? Ma tanto io non ho speranza io ho fede
Seychelles '81 (milano '03)

giovedì, novembre 27, 2003



l'era dei modem è ormai in chiusura.
le prime (anni 60, circa) connessioni alla rete avvenivano con modem a 110 bps, velocità che oggi fanno ridere: oggi viaggiano a 56000 bps.
il modem, questo aggeggio che trasforma il segnale dati in segnale telefonico, è stato uno dei protagonisti della rivoluzione comunicativa degli ultimi 10 anni (su larga scala). ora, andrà a scomparire: all'inizio pagavi l'abbonamento ad un provider internet per connerterti, poi hanno scoperto che si poteva fare business facendo accedere più gente possibile alla rete: così arriva internet free, non paghi più il provider, paghi solo la chiamata telefonica via modem: in questo modo tutti si sono collegati e sono stati bombardarti con pubblicità (banners...), acquisti on line... e la rete è diventato il boom.
nel frattempo la velocità dei modem aumentava ed arrivavano altre tecnologie più veloci, adsl, soprattutto e le ormai odierne umts e gprs... il rapporto e business / utenti sembra non abbia funzionato bene in base alle mire iniziali; oggi internet free finisce e così il modem, (dato che le connessioni gratuite sono tutte impostate su questo aggeggino rettangolare con luci rosse intermittenti: come kit di supercar).
ora la grande rete accetta solo accessi a grande velocità e... a pagamento !
ti hanno fatto entrare su internet, hai gustato siti, acquisti, musica, gossips, ora li pagherai !
i nostri colossi iniziano proprio in questo periodo (Libero, Wind, Iol) a chiudere l'accesso free, probabilmente ci sono pochi ricavi, rispetto alle spese nel dar l'accesso tutti...
paghi, ma ti garantiscano: niente più mail indesiderate o virus... grazie ! prima erano proprio loro a "vendere" il tuo indirizzo di posta allo spam...

sembra uno spot pubblicitario di uan di quelle aziende...

spengo il modem

martedì, novembre 25, 2003

rompiamo le scatole e vediamo che succede: se sono piene o vuote. questo è il mio piccolo dilemma a riguardo della mini; ora che le cose sono più concrete (...la fanzine definita nel formato di un sito web), vorrei capire se ci sono ancora contenuti dentro questa scatola.

domenica, novembre 23, 2003

le chicks on speed dal vivo fanno uno bello show, sanno stare sul palco e smentiscono il fatto di essere l'ennesmo fenomeno da baraccone. è vero che a livello musicale non è stato un granche, perchè non suonavano, ma l'impatto è stato forte.
il fenomeno da baraccone è stao semmi parte del pubblico "alla moda" con magliettine aderenti, borsette piccole e altre stronzate da club della moda.
la loro musica mi ha fatto venir voglia di sentire miss kittin' (e non so bene, perchè)

giovedì, novembre 20, 2003

domani: sospensione delle attività, c'è un residuato bellico da disinnescare.

la guerra è un elemento presente lungo tutta la storia umana, anche quando non si combatte.
nel quartiere dove abito, negli ultimi 6 mesi, sono state ritrovate 2 bombe inesplose della seconda guerra mondiale:
questo evento ha creato una situazione davvero particolare: l'abbandono del quartire, il deserto per un giorno, per un motivo: i postumi di una guerra.
le bome inesplose compaiono spesso, quando si scava nel terreno, con la conseguente bonifica da parte degli artificieri che comporta sostanzialmente abbandonare la propria casa (per ragioni di scurezza).
è uno dei pochi momenti in cui le città (alcun zone della) diventano quiete, tutto è interrotto, fermo.
johnny cash man comes around.

il concerto di prague e morose è stato piacevole (per la cronaca)

mercoledì, novembre 19, 2003

stemperiamo un po' (le matite) il clima:
ho 3 concerti da vedere, nelle prossime ore... Prague + Morose, Polwechsel with Fennesz e Chicks On Speed. Sono decisamente curioso del secondo e del terzo. Polwechsel with Fennesz dovrebbe tenersi in un luogo privato (casa o studio d'arte ?) e non ne so molto, andrò per curiosità. Chicks On Speed: non so come immaginare un loro concerto: una sfilata di abiti o di grooverbox ?
Il primo: Prague e Morose dovrebbe essere un passaggio ababstanza tranquillo... anzi, mi muovo perchè devo proprio andare al concerto...

martedì, novembre 18, 2003

tv, tv, the drug of the nation !

Edward Luttwak: “Un amico qui a Roma che ha un figlio ragazzino che guarda in Internet ha fatto presente che ci sono siti italiani fatti da italiani che parlano di resistenza e incoraggiano aizzano attacchi contro la coalizione. C’è un Arabmonitor.info… parole inglesi ma fatto ad Assisi da qualche parte.”

Bruno Vespa: “In lingua italiana o in lingua inglese?”

Luttwak: “in lingua italianissima. Ci sono Nuovimedia… Nuovimondimedia.it, Informationguerrilla.org. Questi dicono ‘andate in Iraq, lottate, uccidete la coalizione e gli italiani’”.

Vespa: “Luttwak, abbiamo cliccato non è venuto niente”

Luttwak: “Eh?”

Vespa: “I miei dicono che abbiamo cliccato e non è venuto niente”

Luttwak: “No, no, oggi (12 novembre, ndr)… quello…”

Franco Frattini: “Sono scomparsi”

Luttwak: “Sono scomparsi, sono tolti tutt’oggi… ieri, se loro guardano ieri li troveranno perché il ragazzino di sedici anni li ha trovati”

Vespa: “Speriamo li trovino anche i nostri servizi di sicurezza”

Luttwak: “Quindi spero bene che… io credo che essere antiamericani… ma aizzare no”

Vespa a Frattini: “Conferma?”

Frattini: “C’erano certo”

Vespa: “C’erano?”

Frattini: “Ma li hanno cancellati, sono scomparsi”

Vespa: “No, scusi eh, prima che li cancellassero esistevano? Lei testimonia che esistevano?”

Frattini: “Io non li ho guardati…”

Vespa: “Ma le hanno detto che esistevano?”

Frattini: “Ma noi sapevamo che esistevano”

Vespa: “Cioè dei siti che incitavano ad andare in Iraq a fare la guerra e ad attaccare anche gli italiani?”

Frattini: “Ce ne sono anche altri. Purtroppo ce ne sono anche altri. Ce ne sono alcuni dove ci sono una sorta di videogiochi in cui vince chi uccide un’altra persona, eh!”

Questo è "l'attacco" di Luttwak verso Information Guerrilla.


intanto, stiamo ricadendo nel terrore, nella paura... vogliono farci cadere un'altra volta in questo stato ? perchè ?

lunedì, novembre 10, 2003

all'epoca del bookcrossing, dopo la prima fase di curiosità rimasi un po' perplesso, mi sembrò un altro trend, una "cosa" per pochi, nel caso dei cd, suggerirei di lasciare in giro soprattutto autori sconosciuti, del tutto, più che il disco del cuore o quello stra-bello.: un file sharing, condivisione del sapere intelligente.
meno hypes ! più realtà (lo so che è uno slogan e che fa molto hype, però il concetto è quello !)

i ctrl u

domenica, novembre 09, 2003

ed ora lascieremo in giro i nostri cd oltre che ai libri: cd crossing !
ma mi raccomando lasciate sul cd il bollino siae, altrimenti si rischia !
il simpatico adesivo argentato è un feticcio fondamentale, a quanto pare... tra un po' lo faranno mettere pure sugli mp3... la burocrazia non si ferma mai !

giovedì, novembre 06, 2003

mercoledì, novembre 05, 2003

buummm

esplode una videocassetta nelle mani di un maresciallo mite e benvoluto. La moglie, nell'appartamento sopra gli uffici della caserma, sente il colpo mentre ai fornelli spignatta canticchiando eros ramazzotti con un occhio alla telenovela di retequattro.
Un maresciallo rocca, un povero eroe dei nostri giorni si presenta al pronto soccorso con la divisa lacerata, il viso nero di fuliggine ed un braccio stretto intorno al corpo per tentare di arrestare l'emorragia; qualcuno dall'ospedale corre indietro per recuperare le dita dimenticate sul pavimento.
Quello che più addolora di uno stato è quando decide di sacrificare l'esistenza di uno dei suoi figli; una vittima necessaria per uno scopo di comune interesse. In questo caso, lo scopo è fare pulizia, sfruttando la risonanza mediatica ottenuta con gli arresti dei brigatisti rossi, di tutte le entità scomode che da anni si cerca di far scomparire con creatività tutta italiana (ricordate l'inchiesta marini ?).
Tocca agli anarchici insurrezionalisti, preparatevi, Elpaso di torino è indicato come uno dei punti nevralgici dell'intelligence italiana, il cervello dell'insurrezione.

domenica, novembre 02, 2003

Linda scrive:
Storia di un pezzo di specchio.
Può sembrare una piccolezza, un frammento di specchio. Ma è un frammento di specchio, una scheggia , alquanto particolare.
Prima di cominciare la sua storia, vi assicuro: è tutto vero.
Non consideratemi pazza, per favore!
Un giorno qualsiasi stavo per salire le scale di casa, quando un’iridescenza ha catturato la mia retina. Mi sono avvicinata all’origine del gioco di luce che era a terra, un pezzetto piccolissimo di uno specchio che catturava e rifletteva la luce in maniera che mi è parsa peculiare.
Ho guardato dentro il pezzettino di specchio. Una pianura di tutte le gradazioni di verde contro cui si stagliava un cielo identico, ma blu, strati su strati di colore in nemmeno un centimetro cubo di spazio; e a seconda di come giravo la scheggia i colori cambiavano da freddi a caldi…ero salita in casa e lì avevo esaminato ancora il pazzo di specchio vicino ad una finestra, ritrovando anche lì il paesaggio di strisce sottilissime in tutte le gradazioni dei colori più stupendi che avessi mai visto.
A quel punto mi ero domandata se non stessi fumando troppa marijuana al periodo; dubbiosa sulla mia sanità mentale e turbata da pensieri negativi riponevo la scheggia vicino all’abat – jour.
Passava qualche giorno. Una sera sul tardi avevo riaffrontato la scheggia. E il miracolo si ripeteva alla luce della mia lampada da scrivania; ho visto che il riflesso della lampada produceva nel pezzetto una gamma violenta di viola, rossi, verdi. Mi sembrava di guardare attraverso la piccolissima superficie uno spazio che era al di là.
Con lo stesso tipo di visione cercai di “entrare” in una cartolina con un disegno 3D, ma non ci riuscivo (non ci sono mai riuscita!).
Stavolta ero sicura di averci visto bene, comunque!
Dopo, mi ero dovuta assentare da casa ed era passato più di un mese prima che ripensassi al pezzettino di specchio e al fantastico mondo che mostrava. Ero fuori casa e mi era venuta in mente la scheggia proprio per la sua assenza dalla mensola vicino al mio letto. La sera prima avevo dato uno sguardo vicino all’abat – jour e solo oggi ricordavo che l’insignificante lacerto non c’era.
Proprio in quei giorni, il ritrovamento. Stavo tornando a casa passando dal retro, dove si affaccia la finestra della mia camera, quando a terra vedevo un brillare per me inequivocabile, e il gesto di raccoglierlo diventava tutt’uno.
Non so come fosse lì. Azzardo un’ipotesi: l’avevo messo vicino alla finestra e spolverando forse l’avevo buttato giù, sulla strada.
Sta di fatto che l’ho ritrovato ed ora ce l’ho in mano: purtroppo ha perso molta della sua potenza, il sale d’argento è rovinato dalle intemperie, le strisce di colore non sono più nette come prima e si vedono solo grandi sfumature, ma indubbiamente è lui.
Se qualcuno sapesse spiegarmi il fenomeno dal punto di vista strettamente fisico, ne sarei molto contenta. Fino a quel momento e magari anche oltre permettetemi di considerare il triangolino, il frammento di specchio rotto, un oggetto magico!