venerdì, ottobre 04, 2002

Ieri sera ho visto per la 6 volta in neanche un anno Il favoloso mondo di Amélie. Premetto: mi ritengo un fan di Jeunet dai tempi di Delicatessen, e quindi mi risulta difficile essere obbiettivo su questo film, ma lo trovo veramente unico. Dopo ogni visione scopro particolari nuovi, frasi che colpiscono, scene indedite, magari in secondo piano. Non è semplicemente la "storia d'amore che tutti noi vorremmo vivere". E' qualcosa di più. E' perfetto.
La trovata del suggeritore sotto al strada.
L'uomo di vetro che usa la videocamera come orologio.
Il tizio che balla con la gamba di legno e i neonati che nuotano.
Renoir.
Lucìen che odia le nature morte.
Lo scrittore fallito.
Il Sig. Bredoteau che ritrova la scatola di quando era bambino.
Amélie bambina creduta ammalata di cuore perché si emozionava quando il papà la sfiorava.
Amélie che si scioglie come un secchio d'acqua quando Nino lascia il locale.




Devo procurarmi il Dvd, per le scene inedite.

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