lunedì, settembre 30, 2002

sono 16 mesi che questo blog esiste, parla, è nato per gioco, per curiosità, poi mi sono accorto che poteva essere un modo nuovo di fare la mia fanzine, la mini... così è, oggi... e non sono l'unico scrivente qui sopra... una piccola cosa di cui essere orgogliosi.

il resto è preoccupante...
ho visto bella ciao, film documentario sugli eventi del g-otto di genova; pellicola, filmata e prodotta dalla tv di stato ma mai trasmessa in italia, perchè censurata, è stata presentata al festival del cinema di cannes, ma qui arriva solo come materiale clandestino... quasi 2 ore di immagini senza commenti, solo con le voci della gente e la musica di sottofondo: esattamente quello che davvero è successo... riporto cosa c'è scritto nel file allegato al video (che è in formato mpeg):

Titolo: Bella Ciao
Anno: 2002
Autori: Giusti, Torelli
Prodotto da: Freccero

"Questo non è un film militante. Questo non è un film indipendente. Questo è un documentario che avevamo preparato per la televisione, costruito all'80 per cento con materiale girato da bravissimi operatori della Rai. Non siamo né vogliamo essere dei piccoli rivoluzionari". Parla Marco Giusti, coautore della pellicola che ha avuto il suo battesimo, ufficiale e applauditissimo al festival del cinema di Cannes. In francia, perchè il film in Italia ancora non è mai stato proiettato.
La pellicola, creata per la messa in onda su RaiTre fu censurata dall'azienda stessa ("ci dissero che mancava il punto di vista della polizia", ricorda Freccero). Il film è prodotto dalla RAI, firmato da operatori RAI, pagato cioè dai soldi dei contribuenti, ma non ce lo fanno vedere. Perchè? La risposta va cercata forse nelle parole di Vitorio Sgarbi, allora sottosegretario alla cultura e presente in sala durante la proiezione (non durante il dibattito, fuggito all'invito degli astanti "pas de fascistes ici"). "Parlate voi che avete Chirac e Le Pen, voglio vedere cosa avrebbero fatto se il G8 si fosse venuto qui. Certo, a Genova la polizia ha sbagliato, ma le parole dette da Luca Casarini in un momento del documentario rivelano che i dimostranti volevano sfondare. E comunque si tratta di un'opera retorica, antigovernativa e militante, che non doveva essere realizzata dalla tv di Stato con i soldi pubblici".

A voi giudicare...

....il documentario, lo trovate in rete su www.ngvision.org, il file è di 570mega; le immagini dicono tutto.

troppe libertà ci vengono tolte man mano che si va avanti con questa società, che non necessita più degli uomini.
qui (sulla mini ma non solo...): l'uomo, il pensare, la parola, l'emozione, il sorriso ha ancora un senso.


sdrammatizziamo... ci sono tre canzoni che in questi giorni adoro ascoltare:
microphones, the moon / hermann & kleine, catch a snowflake / komeit, when it starts
tutte tranquille, molto calde nei suoni... sarà il freddo dell'autunno che soffia o il freddo inquietante del nostro mondo, ma ho bisogno di calore.

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