giovedì, gennaio 02, 2003

a casa.
una settimana in montagna a disintossicarmi da tutti e tutto. avevo bisogno di neve, e l'ho avuta. avevo bisogno di sciare e l'ho fatto,l per 7 giorni consecutivi. sono giunto alla conclusione che anni fa fu un errore non buttarmi nella carriera di maestro di sci, ma questo è un altro discorso. ho ascoltato sanguemisto tutti i giorni. in seggiovia, però, i rainer maria sono imbattibili. questa settimana, a parte lo sci, nient'altro. non ho messo il naso fuori di casa, neanche a capodanno, e di questo ne vado fiero. mi sono messo a dormire alle 22, più o meno. ho preso sonno quasi subito, abbastanza gasato dal fatto che l'idomani alle 8 sarei stato l'unica persona presente sulle piste. purtroppo il mio vicino era dell'idea di far capire a tutto il caseggiato che quella sera aveva voglia di festeggiare, quindi botti fino alle 2 del mattino. fortunatamente alla tv davano Frankenstein JR a tenermi compagnia.

2003. anch'io spesso mi ritrovo a pensare come mi immaginavo il futuro, il mio futuro quando ero piccolo. oltre le macchine volanti e i robot che governavano il mondo mi immaginavo sposato, padre di uno o addirittura due figli. "2003-1977=26", pensavo, "cazzo, vuoi che a 26 anni non sia sposato, occupato, e con dei figli?". devo ancora capire se trovare frustrante o no a 26 anni essere ancora studente universitario fuori corso, impiegato saltuariamente (ma forse tra qualche giorno non più tanto saltuariamente), single (per scelta altrui) e naturalmente senza figli (che ci crediate o no, è la cosa che mi pesa di più).
nello stereo stanno girando palestine e meatty, beatty, shitty sounding dei jchurch, che tra l'altro sono niente popodimeno che il 15esimo e il 16esimo cd che ho della band di lance. non sono più i j church di prophylaxis e di quetzalcoatl, però sono sempre tra i più grandi.

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