You're No Rock'n Roll Fun
trasferta al gran completo (vari autori della mini) a brescia, alla festa di radio onda d'urto (emittente libera) per vedere il concerto delle sleater kinney unica data italiana all'interno di un mini tour europeo. festa estiva assortita con mega tendoni di cibarie (dal vegetariano al kebab...pizza...) che sino all'inizio del concerto sono state protagoniste assolute. in mezzo ai tendoni: banchetti e vendita di qualsiasi cosa possibile, il che mi ha stupito un pochettino, per essere all'interno di una festa di una radio libera (per cui controculturale): l'aspetto "vendita" era davvero forte, credo non fosse voluto in origine, semmai l'afflusso notevole di gente attira il "mercato"... lo sbattimento da parte dei ragazzi della radio (credo tutti in forma di volontariato) è enorme, ed in realtà il risultato è buono: tanti colori eraccolti assieme ed un po' di vita calorosa in mezzo ad agosto (mese solitamente morto per le città).
in lontananza si vedono arrivare fulmini e lampi dalle montagne: ahia ahia. il palco si accende e si presentano 2 ragazze ed un ragazzo, a nome origami, sono il gruppo di spalla, pare arrivino dall'australia. suonano mezz'ora scarsa, basso e batteria + una voce stridente / fastidiosa, ogni tanto tolgono e mettono una chitarra o un synth: alla fin fine niente di che se non un po di manierismo e tanti yeah yeah.
e poi comincia la pioggia... le nuvole arrivano proprio quando il set per le 3 SK è montato. fuggi fuggi nei tendoni...
chiacchere con la massa di gente attorno, con il pensiero: "se smette, suoneranno?" per una volta la mia vicenda concerti - pioggia (dopo un passato del tutto negativo) finisce bene: smette ! via i teloni dalle casse, cavi jack al loro posto, spie accese...
arrivano sul palco ben vestite (come credo facciamo di solito), un hello e via. la timbrica delle voci, delle chitarre e della batteria è la stessa dei dischi, c'è in più la realtà dell'esecuzione dal vivo, corin e carrie suonano quasi separatamente, sembra che sul palco ci sia una sola persona, in realtà c'è parecchia coesione nel suono e tra di loro; la batterista si agita su ritmi schematici, ripetitivi ed i suoi capelli volano via per il vento (ops: è un ventilatore...). 35 minuti, senza bis, ci fanno ascoltare il loro repertorio in ordine sparso, non sembrano dare particolare importanza all'ultimo lp (che compie giusto un'anno, dall'uscita) one beat. al termine, rimaniamo smarriti, per qualche attimo, perchè non facciano bis: ma no, è stato bello così.
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