ho sete !
in questi giorni è ripresa la "lotta" in val di lemme (provincia di alessandria) per opporsi alla costruzione di una cava (per la produzione di cemento nel vicino cantirere dell'alta velocità) nel sito di una sorgente di acqua oligominerale.: esempio lampante di quello che sta accadendo ad uno dei beni fondamentali della vita.
all'oggi, dopo una lunga estate calda la siccità è ricomparsa anche in italia, così per alcune ore in certi comuni è stata tolta l'erogazione dell'acqua ed abbiamo attraversato a piedi i letti dei fiumi: ci siamo resi conto del problema acqua. tanto per dare una statistica a margine del discorso: noi, italiani, siamo tra i primi consumatori al mondo di acqua minerale. Il grosso del problema riguarda l'intero pianeta, in trent'anni ci siamo bevuti il 40% delle risorse idriche e la previsione per i prossimi 20 anni condanna a morte quasi 3 miliardi di esseri umani che non potranno bere acqua potabile. tutto questo perchè effettivamente la terra si sta inaridendo, perchè le risorse idriche sono mal distribuite (sprechi nel primo mondo, scarsità nel resto), perchè gli acquedotti sono sempre più inquinati (voi bevete l'acqua del rubinetto, in città ?), ed in più come ciliegina della torta tre anni fa (presso il secondo forum mondiale sull'acqua) si è deciso che questo bene fondamentale può essere privatizzato, cioè non è più un diritto ma un bisogno che può essere regolato dal mercato. come l'energia elettrica: ce n'è poca: la paghi di più... la solita politica economica del: tutto è vendibile...
è il business del futuro, o già dell'oggi (in italia ci sono centinaia di aziende di acque minerali oltre alla società che gestiscono gli acquedotti che hanno come risultato una lunga serie di prodotti per soddisfare la sete), ed è ovviamente tema per fare una guerra (cioè fare altro business). diminuendo la quantità d'acqua e diventando un vero e proprio prodotto otteniamo subito un risultato: diminuzione della qualità ed aumento del prezzo; in america latina ed asia, l'acqua è già carissima (molto piè che qui), così questo bene diventa tema di tensione sociale (in bolivia la privatizazzione è fallita per la forte protesta di massa).
siamo davvero ai limiti... come era lo slogan ? "il mondo non è in vendita" no, è stato già venduto, dopo le terre anche l'acqua
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