il passato weekend passato in friuli ha portato ristoro. il festival shagoo shagoo si è rivelato un bel posticino tra le montagne carsiche in mezzo a pini e al verde. il festival in se, è semplicemente un gruppo di amici appassionati musica ed etica nel fare le cose, non era l'occasione del grande evento con mega folle e c. osoppo, è tutta un altra faccenda, rispetto al posto dove vivo: dal luogo alla gente si sta in un clima più rilassato e non è un situazione solamente legata al festival: vedere il largo letto sabbioso del fiume tagliamento attorniato dal verde e non dai fabbriconi grigi, da il senso di un posto in cui la natura è ancora lì a farsi rispettare, ed in qualche modo l'etica dello shagoo sta lì in mezzo. il lato musicale ha dominato il tutto con quasi 12 ore di concerti per dì ! (per me: troppe). molti dei gruppi che hanno suonato provengono dal cosidetto underground, cioè sconosciuti e nuovi, sono il panorama di quello che sarà il domani all'interno del calderone della nostrana musica indipendente nelle più varie forme; non ho trovato gruppi particolarmente originali: non mi aspettavo rivoluzioni musicali.
in quel luogo ho finalmente recuperato: inzirli, il libretto scritto da max mauro: la storia del gruppo punk furlano in cui cantava nella metà degli anni 90; un libro che si aggiunge agli altri sull'esperienza del punk e dell'autogestione (di cui parlavamo in un post + di un mesetto fa: guardate l'archivio!), parole schiette, legati ai fatti di cantare in gruppo e cantare in dialetto friulano (furlano), in un gruppo punk. max mauro ha recentemente scritto, in friulano una storia su radio onde furlane (storica emittente libera), ahime' il libro non ha traduzione in italiano...
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