in pochissimi giorni ho divorato le pagine de i ragazzi del mucchio, romanzo di silvio bernelli sulla prima metà degli anni 80, a torino, tra il nascente movimento punk, i gruppi (declino, negazione ed indigesti) ed il circolo di persone attorno al quale la storia verte (il mucchio selvaggio), tra realtà e leggenda romanzata.
i libri sulla "storia" del punk italiano mi interessano parecchio, perchè alcuni momenti li ho vissuti anchio a metà degli anni 90, con certe differenze e con altre urgenze. questo libro ha la forma esplicita del romanzo: le vicende della gioventù / di un gruppo di persone; a livello "storico" non è un granchè, può ricordare: come se nulla fosse di roberto perciballi (letto con la mini, anni fa), anche questo con forma romanzata, ma decisamente più reale, che poteva contrapporsi al libro costretti a sanguinare, di marco philopat: il primo è la storia dei bloody riot, (roma), il secondo racconta le vicende nate attorno ad uno dei posti dove tutto inizio, il virus (casa occupata a milano); i due libri si intrecciano nei momenti in cui perciballi racconta dei loro concerti proprio al virus, dove ci fu una forte contrapposizione per le differenti attitudini di vivere il punk, che è riportata proprio nelle pagine, dimostrazione che il punk (spesso banalizzato come forma rozza di rock o rifiuto della società) non ha un’unica via: ognuno ha una propria visione, e questo aiuta ad interpretare la scrittura dei ragazzi del mucchio.
un altro libro, importante è: nel cuore della bestia,
che sinora rappresenta il documento più fedele che sia stato scritto su tutto il movimento: raccolta di esperienze, testi dei gruppi, interviste ed altro materiale, del periodo a cavallo tra i due decenni passati. nel cuore della bestia mette in evidenza l’evoluzione e la continuità sino ad oggi (più o meno, oggi mi pare sia un po' differente: è quasi tutto scomparso ?), peccato che il libro sia fuori stampa.
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