Probabilmente mi spia nascosto dietro una di quelle tende a strisce bianche e verdi dei balconi del cortile. segue le mie mosse fumando una sigaretta dopo l'altra, sghignazzando delle mie povere abitudini. Mi vede uscire la mattina salutando cortesemente la portinaia dopo aver barcollato un'ora per casa mezzo nudo. Sa che bagno i gerani dopo aver tolto le foglie secche e tiro le tende rosse prima di uscire, che la sera torno e cucino tardi ed indugio in una camera semibuia rischiarata dalla luce bluastra di un monitor. Mi vede quando assonnato mi affaccio nottetempo alla finestra per accendere lo zampirone nel tentativo di scacciare la zanzara maligna che mi ha svegliato, segue i miei passi fra le stanze e vede la luce del frigorifero accendersi quando assetato recupero una bottiglia d'acqua.
Mi segue, ed aspetta.
Mi vede rientrare ubriaco giovedì notte, sa bene che difficilmente mi riesce di legare la bici in quelle serate, e capisce che finalmente è giunto il suo momento.
il ladro gentiluomo.
agisce, e lascia come il guanto della primula rossa il bloster per lui inutilizzabile dove sa che lo avrei trovato chinandomi a legare la vespa al solito mio posto. il decennale bloster nero sporco di ragnatele, appoggiato sulla grata di un lucernario della cantina.
tutto ciò che rimane della mia bicicletta bianchi blu.
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