venerdì, maggio 12, 2006

siamo andati a vedere il film: In Ascolto (nelle sale in queste ore), da un lato sospisti dal post del 14 aprile e dall'altro che è l'opera prima di un regista italiano (Giacomo Martelli), che si cimenta con un tema impegnativo e di genere più internazionale che strettamente italiano.

In Ascolto (The Listening), è una vicenda di spionaggio globale che finisce sul personale; il fantomatico Echelon è visto dall'interno, dai centri dove si ascoltano le voci di questo mondo, un posto, degli uffici come tanti altri, dove le aziende fornitrici hanno accesso senza limiti di sicurezza (proprio in posti dove "si fa sicurezza") ed alla fine sono loro a prendere il comando: il privato sul pubblico, e qui viene fuori lo spaccato dell'oggi, inquietante quasi più del fatto che siamo tutti "ascoltanti" e caotico, perchè indica la direzione con quale il mondo si muove oggi: sbandando, in cerca di ogni tipo di profitto ad ogni costo e senza troppa razione.

è un film umano, perchè le spie coinvolte sono personaggi d'altri tempi, capaci di salire su montagne ed affrontare oceani per salvare una persona, contrapposti a dei tecnocrati - robot - spie, che in fondo non sono altro che dei manichini di echelon, del potere privato, di questa oscura ed incomprensibile volontà di condurre il mondo, Chi viene coinvolto, a sua insaputa nella vicenda: Francesca (Maya Sansa), è una persona qualunque con una propria vita quotidiana, diventa una vittima fisica dell'ascolto, quasi ad evidenziare che il Grande Orecchio fa del male, mentre nella realtà non ci si accorge di nulla, il male non lo si percepisce.
Nelle nostre sale cinematografiche resterà poco tempo, ma il film ha un respiro più ampio ed una buona qualità finale:

sarà ascoltato da qualcuno ?


intanto, a margine, ancora oggi abbiamo conferma che non siamo mai soli

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