nei margini ed in silenzio, stiamo costruendo il numero sei della mini, che si sta delineando come un punto della situazione sul passato/presente che ha portato la mini fanzine ad essere quello che è: storie di do it yourself o semplicemente autoproduzione, "prendi e fai"... esperienze altrui e comune che sono ancora vive e che a mio parere vanno condivise. buona parte del numero sarà impostato su interviste. il rischio è quello del "revisionismo" rispetto al presente, cioè guardare al passato e basta, ma su questo ci ragioneremo con calma.
un passato ormai andato è quello dell'epoca della meccanica casalinga, quella che ha invaso le case, dagli anni 60 in poi, rendendo reale il fenomeno della modernità ecdel benessere da sorriso a denti bianchi che in quegli anni si è davvero diffuso ovunque; oggi è un'altra epoca, nebulosa e non più definita, un po' come il "digitale", questo conosciuto / sconosciuto che apparentemente ci rende la vita più semplice, ed allo stesso tempo la rende asettica (come la si immaginava: senza margini di errore, nei progetti di scienziati e libri di fantascienza). così va in pensione uno degli ultimi oggetti meccanici: il videoregistratore non sarà più prodotto, soppiantato dal dvd. lui, per ora rimarrà nei nostri salotti, non scomparirà improvvisamente, ma lentamente lo vedremo affianco ai cassonetti dell'immondizia, abbandonato, pronto ad essere reciclato per il collezionismo vintage.
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