giovedì, luglio 04, 2002

Linda scrive:

"...e così ci siamo mossi parecchio, strano, mi è sembrato di essere appena fuori dalla porta di casa, ma per fortuna nostra è così e barcellona è vicina!! ma fabio, sei stato borseggiato a barcellona? andate tranquilli ragazzi, non c'è + rischio lì che nelle nostre civili città! certo, se girate con i pantaloni larghi e il portafogli che occhieggia dalla tasca o con la macchina fotografica/videocamera da due milioni al collo o con il marsupio, attirerete i manolesta.... ma parliamo d'altro, volevo dirvi di un libro che ho appena letto; sto lavorando e l'unica cosa interessante che posso fare è leggere. il manifesto di una bomber (la società industriale e il suo futuro)uscito per stampa alternativa, e già do' per scontato che sappiate tutti chi è.
Comincia con una critica feroce alla sinistra, ridicolizza gli attivisti sostenendo che essi si agitano tanto non per le nobili cause che dicono di sostenere, ma per il loro egoismo....mi trova d'accordo! Poi analizza la società industriale - tecnologica, imputando la frustrazione e gli altri innumerevoli malesseri dell'uomo moderno alle condizioni dis - umane nelle quali egli è costretto a vivere dal sistema. Per lui sarebbe auspicabile un "ritorno al passato" con uomini che agiscono per obbiettivi reali, di sopravvivenza e non imposti dalla pubblicità ["molti oggi sono disturbati dalla prospettiva della morte" "non è l'uomo primitivo, che usa il suo corpo per scopi pratici, a temere il deterioramento dell'età, ma l'uomo moderno, che non ha mai utilizzato il suo corpo per scopi pratici al di là di camminare dalla sua macchina alla sua casa"]. La nostra, visto che grosso modo l'europa assomiglia molto agli states, è la società della finta
libertà nella quale siamo tenuti al guinzaglio dalla culla alla tomba. Le riforme non bastano, ci vorrebbe una rivoluzione dagli esiti incerti come tutti i cambiamenti bruschi e radicali, e "non necessariamente un'insurrezione armata"). E' utopia quella di unabomber, ma lui ci ha creduto: per portare il suo messaggio e renderlo + forte ha dovuto suo malgrado uccidere delle persone. Il manifesto mi trova d'accordo in tutti i suoi punti; nell'introduzione si cerca di sminuirlo, parlando di follia dell'autore, beh, secondo me unabomber ha scritto un saggio lucido, animato da grande, eccessiva sensibilità, da un'urgenza disperata. Casomai è folle e assurdo il nostro modo di vivere e non serve unabomber per dirmelo. anch'io molte volte ho sentito il bisogno di vivere allo stato brado come ha fatto il "buon" Theodore J. Kaczinsky, lontano dalle persone e dai mille orpelli che ci circondano, senza elettricità né vestiti; forse sarò pazza
anch'io, certo finchè non mi metterò a spedire pacchi bomba la mia follia sarà innocua...ti amo unabomber!
altre notizie, le scorse 2 settimane c'è stata un'occupazione a trento, andata a finire con uno sgombero! non c'è speranza allora per la città che ospita la facoltà di sociologia e che negli anni 70 blah blah....pazienza, dovrò accontentarmi di luoghi di ritrovo come irish pub e discoteche oppure a fare shopping. Peccato che per il momento sono lontana, lavoro in una località turistica, se no avrei partecipato ad eventuali altri tentativi, mi auguro che abbiano luogo. un saluto e alla prossima (penso che sarà una recensione di libro).
per chiunque volesse mettersi in contatto con me, troll99@iol.it

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