linda scrive (post scritto da linda):
"luigi barzini jr ha scritto "evasione in mongolia", un libretto che è il diario di viaggio di uno "sconfinamento" di otto giorni in mongolia; l'autore infatti risiedeva a pechino, inviato dal "corriere della sera". siamo nel 1938, la mongolia è stretta tra i giapponesi che cercano di conquistare la cina, e la russia; soldati cinesi irregolari depredano villaggi e viaggiatori. tutti questi rischi sembrano divertire l'autore. emergono le differenze tra il cinese furbo, il mongolo lento, il giapponese preoccupato...
la mongolia è una terra senza confini, ma quando si cominciano a vedere campi coltivati, si capisce di esserne usciti e di essere in cina: i nomadi infatti non toccano la terra, ma allevano.
assieme alle suggestive descrizioni di personaggi, persone del luogo, monasteri buddhisti, villaggi cinesi, tende mongole, si parla anche, ed è un argomento di non poco interesse, del rapporto tra occidente ed estremo oriente, barzini incontra ed ha come compagni di viaggio europei e statunitensi, ma come mai sono attirati dalla mongolia ? che sia per il cielo, per la libertà che vi si respira, oppure per il malessere e la noia dello stile di vita occidentale ? l'interrogativo rimane aperto ed è lo spunto interessante anche oggi (ho pensato ad alcuni bianchi incontrati in kenya). in questo libro il sapore di un viaggio avventuroso è reso benissimo, le notti a dormire completamente vestiti in posti di fortuna.
la sensazione di estraniamento e lontananza che si prova il giorno dopo il rientro (sensazione molto dolorosa, secondo me)... inutile dire che un libro del genere mi fa aumentare di molto la voglia di viaggiare !!!"
lunedì, luglio 29, 2002
giovedì, luglio 25, 2002
oggi, il cielo è vagamente nuvoloso, l'aria è respirabile, per niente afosa... un giorno estivo anomalo: ieri sera, attorno a casa mia si è scatenato un ventaccio, in lontananza, verso le montagne è diventato tutto rosso, ho pensato all'arrivo di un tornado… poi sono uscito (siamo usciti, in realtà) per andare a vedere il concerto dei lamb, fuori torino: lì non c'era vento ma bensì un'umidità tremenda... ho rivisto i lamb, dopo un mese, li ho apprezzati parecchio, è stato un set diverso dal precedente, forse meno coinvolgente ma acusticamente migliore. la volta prima è stata al sonar festival a barcellona (ricordate ?), sono stati uno dei gruppi più entusiasmanti che ho visto in quasi 3 giorni di musica dal vivo non stop in mezzo a 91000 persone... dal 13 al 15 giugno 2002.
senza troppi indugi (qui se ne è già parlato) vi racconto musicalmente cosa ho sentito / visto... il primo giorno, siamo arrivati a danze iniziate, di pomeriggio tardi... abbiamo cercato di ambientarci al clima rilassato, quasi da spiaggia, le danze sono partite per noi quando era il turno del ninja tune... del quale ho apprezzato i dj's e poco i live, tipo cinematic orchestra, nu jazz troppo legato al classico, dopo 3 pezzi che palle ! quindi corro ad un altro palco (nel sonar by day c'erano 5 palchi) ed ecco la prima meraviglia: i tuxedomoon ! dal passato, aggiornati e con qualche capello bianco... sembrava di sentire i clash di sandinista su basi elettroniche (minimali)... alla fine del loro set c'è il cambio di scenario, si va verso la notte del sonar con il bus navetta che ci porta in un'enorme area espositiva, divisa in 3 settori, su 3 notti noi ne abbiamo sempre frequentata una: una era il tempio della techouse, l'altra della techno tamarra stile ibiza... e la "nostra" invece proponeva set più articolati ed interessanti, e nel primo giorno abbiamo visto: il finale di concerto di arto linsday (i pet shop boys avevano già suonato... acc...), no comment su di lui, ho visto solo il pezzo finale... la sala era animata da luci e megaschermi dove si è alternato uno spettacolo visivo in loop di lomography basato sulle foto della lomo... (ne parleremo in un prox post), nel frattempo salta su dj krush, che dalle mie compagne di viaggio era molto atteso... un set martellante, tra d'n'b umano in mezzo a hip hop, al termine sono le 3 del mattino e la stanchezza tra di noi regnava... cominciava a suonare radio boy, con vari rumori ed un po' di electro, ma io già pensavo a dormire...
la seconda giornata è davvero piena di cose da vedere e sentire, oltre alla musica ci sono le mostre allestite nei 2 musei d'arte contemporanea ove si svolge il festival diurno: tante cosine carine ed altre + intellettualoidi legate alla musica elettronica o a forme d'arte digitale. vago tra una mostra, gli stands delle etichette discografiche ed i vari palchi per tutto il giorno: la contemporaneità di molti eventi mi fa muovere tra di continuo senza terminare l’ascolto di un singolo set, mentre nel frattempo il pubblico aumenta... così mi perdo il set di pan sonic e peaches che era tra le cose che più mi interessavano... mi gusto (e che gusto) donna regina, prossimi idolatri della folktronica post portishead, un trio di colonia: voce femminile, chitarrista, e uomo con gli effetti: età abbondante sopra i 30, gusto tutto, a fine concerto li rintraccio per prendermi un loro cd (northern classic). tutto questo nel primo pomeriggio, tempo in cui rintraccio anche i live di manitoba e ryo co: elettronica da laptop un po' sporca e dopo un po' un tantino noiosa... limite, secondo me dato dalla staticità del veder suonare un personaggio dietro il suo computer portatile, con l'eterno dubbio: “ma suona davvero o fa finta ?” altro discorso sono i balago (spagnoli), formazione diciamo rock, una delle poche nel cartellone del sonar, post rock lento, fin troppo... cito anche come carino il set dj di domestic, un bellincrocio di elettroinica tranquilla con flamenco e ritmi solari... nel frattempo recupero anche del tempo per andare sul blog (questo) e raccontarvi un po' come va... dove c'erano le postazioni internet era uno spazio dedicato a dj set d'ascolto, ed in quel pomeriggio momento c'era john peel, sua emittenza ! metteva musica roots caraibica... a vederlo ispira simpatia e tanta sapienza... da quel momento in poi è assolutamente il paradiso della musica... la folla aumenta in maniera spropositata... e cominciano in contemporanea su 2 differenti palchi i set della morr music e della tigerbeat6, sono costretto a seguire gli eventi come una palla da tennis che va da un campo all'altro, in casa tgebeat6 seguo il set di wobbly e dj rupture per buona parte, il nocciolo duro è l'hip hop deviato, la cultura di strada applicata al caos delle macchine... mi perdo cex... morr music è la melodia assoluta con isan, una mezza delusione manual, mentre il capoccia thomas morr mette i dischi tra un set e l'altro ma non mi impressiona... per fine giornata il piatto forte è la quasi contemporaneità dei set di lali puna e kid606, seguo più i primi, un concerto giusto e pulito, forse troppo, ma intenso per chi apprezza i loro dischi; del tanto citato / acclamato kid606 vedo solo 10 minuti: quando entro nella sala, sta suonando roba quasi dance pochi istanti dopo sta devastando l'acustica dei presenti tra feedbacks e ritmi velocissimi, l'impatto è notevole, forte, forte, ma dopo 10 minuti ne ho a basta...
la stanchezza aumenta ma c'è ancora la nottata... questa volta guardo tutto il set di yo la tengo (musicavano film scientifici degli anni 40) seduto in gradinata, rischio di addormentarmi un paio di volte... escono un po' dal loro schema diventano più orchestrali seppur con pochi strumenti... cerco di riprendermi ma il set successivo è animato dalla dj alison goldfrapp, nella quale nutrivo parecchie speranze di risveglio, invece... negativo ! alle 3 iniziano i lamb e qui torniamo a all'inizio di questo post: sveglia !!! rimaniamo tutti elettrizzati, estasiati dal suono e dalla carica di questi inglesi, lei, lou è avvolta in un vestito bianco da bomboniera... gli altri fanno muovere noi pubblico, meraviglia ! e poi a nanna !
il terzo giorno lo prendiamo più tranquillamente... pranzo al mercato centralissimo di barcellona: macedonia di frutta e spremuta d'arancia (per darmi l’energia giusta) e via ! vado a visitarmi un'area distaccata del sonar dove ci sono alcune installazioni multimediali e dove ritchie hawtin (plastikman) sta presentando un nuovo software per mixare... ma non lo seguo, ritorno alla sede principale per assistere al live di static, che conoscevo già su disco... anche lui suona col suo portatile ma è meno statico di quanto pensassi... l'ambientazione in cui suona è molto rilassata, gente seduta per terra o sulle sede a sdraio...
al termine passo ad un’ altra sala / palco, dove un terzetto finnico sta suonando, aavikko, un ibrido solare tra elettronica e lounge, parecchio divertenti e simpatici... c'è davvero tanta gente, e fa caldo... in una delle poche sale fresche / isolate dal caldo c'è il set della staatplast vista la folla riesco solo a vedere il nostro (italiano, l'unico a sonar), massimo che crea un set basato su immagini e musica in parallelo, scosse telluriche da ipnosi... un'altra meraviglia... dopo di lui un russo che ha creato un software per suonare con i vecchi computer 386, difatti il suo progetto si chiama 386dx e si cimenta con cover tipo beatles, nirvana... divertente, se non geniale… del resto dei set ricordo poco, non mi è rimasto molto... (se non le foto che prima o poi pubblicherò da qualche parte, quelle qui agganciate provengono dal sito del sonar). l'ultima serie di concerti della giornata è a cura della plug research: tento di assistere a safety scissors ma lo si attende invano (inconvenienti tecnici...), attendo nella sala perchè dopo tocca a dntel, di cui tanto ho sentito vociferare... anche lui col suo pc portatile accessoriato di parallelepipedi (mixer / effetti) e a fianco a lui un chitarrista con effetti ed arco... musicalmente lo si inquadra subito nella folktronica, indietronica., idm... diversi problemi tecnici affliggono il concerto, soprattutto la chitarra, l'impressione è che la resa musicale di dntel sia più su disco... mi viene in mente un cantautorato "elettronico" , rimango comunque affascinato dell'abbinamento di ritmi digitali lenti con fraseggi di chitarra... ad un certo punto del set compare safety scissors col suo i-mac portatile, attacca un cavo al mixer prende il microfono e fa un paio di pezzi con aria strafottente... poi riprende dntel con la collaborazione dell'intruso... La nottata sempre nel mega centro esposizioni comincia tardi per noi.. la folla è pari a 20000 persone... al nostro arrivo, in una sala sta suonando jeff mills ed è il delirio, ragazzini in stato estatico ballano, vedo jeff dagli schermi ed in lontananza dal vero... scappo da quella sala... la techno di detroit mi stufa dopo 8 battute, jeff mills va visto suonare i piatti, ma da vicino.... la nottata, per mio gusto non offre molto... c'è un dj set di mr len, a base di hip hop, (ed apprezzo), mischia un po' di tutto, dopo di lui i tanto attesi anti pop consortium... il nuovo hip hop...mah... le basi che usano sono interessanti, molto elettroniche, ma lo stile non mi dice un granche in più si comportano da tipici rapper per cui dopo una serie di insulti gratuiti verso il pubblico mi stufo... finisce il sonar, per me... chi voleva proseguiva sino al mattino... il festival è stato davvero un’esperienza, un muro di suoni, immagini, azioni circondati da tantissima gente interessatissima a quello che ha davanti… il prox anno credo che cambierò meta, il sonar è una delle tante cose che voglio vedere / vivere di questo mondo…
senza troppi indugi (qui se ne è già parlato) vi racconto musicalmente cosa ho sentito / visto... il primo giorno, siamo arrivati a danze iniziate, di pomeriggio tardi... abbiamo cercato di ambientarci al clima rilassato, quasi da spiaggia, le danze sono partite per noi quando era il turno del ninja tune... del quale ho apprezzato i dj's e poco i live, tipo cinematic orchestra, nu jazz troppo legato al classico, dopo 3 pezzi che palle ! quindi corro ad un altro palco (nel sonar by day c'erano 5 palchi) ed ecco la prima meraviglia: i tuxedomoon ! dal passato, aggiornati e con qualche capello bianco... sembrava di sentire i clash di sandinista su basi elettroniche (minimali)... alla fine del loro set c'è il cambio di scenario, si va verso la notte del sonar con il bus navetta che ci porta in un'enorme area espositiva, divisa in 3 settori, su 3 notti noi ne abbiamo sempre frequentata una: una era il tempio della techouse, l'altra della techno tamarra stile ibiza... e la "nostra" invece proponeva set più articolati ed interessanti, e nel primo giorno abbiamo visto: il finale di concerto di arto linsday (i pet shop boys avevano già suonato... acc...), no comment su di lui, ho visto solo il pezzo finale... la sala era animata da luci e megaschermi dove si è alternato uno spettacolo visivo in loop di lomography basato sulle foto della lomo... (ne parleremo in un prox post), nel frattempo salta su dj krush, che dalle mie compagne di viaggio era molto atteso... un set martellante, tra d'n'b umano in mezzo a hip hop, al termine sono le 3 del mattino e la stanchezza tra di noi regnava... cominciava a suonare radio boy, con vari rumori ed un po' di electro, ma io già pensavo a dormire...
la seconda giornata è davvero piena di cose da vedere e sentire, oltre alla musica ci sono le mostre allestite nei 2 musei d'arte contemporanea ove si svolge il festival diurno: tante cosine carine ed altre + intellettualoidi legate alla musica elettronica o a forme d'arte digitale. vago tra una mostra, gli stands delle etichette discografiche ed i vari palchi per tutto il giorno: la contemporaneità di molti eventi mi fa muovere tra di continuo senza terminare l’ascolto di un singolo set, mentre nel frattempo il pubblico aumenta... così mi perdo il set di pan sonic e peaches che era tra le cose che più mi interessavano... mi gusto (e che gusto) donna regina, prossimi idolatri della folktronica post portishead, un trio di colonia: voce femminile, chitarrista, e uomo con gli effetti: età abbondante sopra i 30, gusto tutto, a fine concerto li rintraccio per prendermi un loro cd (northern classic). tutto questo nel primo pomeriggio, tempo in cui rintraccio anche i live di manitoba e ryo co: elettronica da laptop un po' sporca e dopo un po' un tantino noiosa... limite, secondo me dato dalla staticità del veder suonare un personaggio dietro il suo computer portatile, con l'eterno dubbio: “ma suona davvero o fa finta ?” altro discorso sono i balago (spagnoli), formazione diciamo rock, una delle poche nel cartellone del sonar, post rock lento, fin troppo... cito anche come carino il set dj di domestic, un bellincrocio di elettroinica tranquilla con flamenco e ritmi solari... nel frattempo recupero anche del tempo per andare sul blog (questo) e raccontarvi un po' come va... dove c'erano le postazioni internet era uno spazio dedicato a dj set d'ascolto, ed in quel pomeriggio momento c'era john peel, sua emittenza ! metteva musica roots caraibica... a vederlo ispira simpatia e tanta sapienza... da quel momento in poi è assolutamente il paradiso della musica... la folla aumenta in maniera spropositata... e cominciano in contemporanea su 2 differenti palchi i set della morr music e della tigerbeat6, sono costretto a seguire gli eventi come una palla da tennis che va da un campo all'altro, in casa tgebeat6 seguo il set di wobbly e dj rupture per buona parte, il nocciolo duro è l'hip hop deviato, la cultura di strada applicata al caos delle macchine... mi perdo cex... morr music è la melodia assoluta con isan, una mezza delusione manual, mentre il capoccia thomas morr mette i dischi tra un set e l'altro ma non mi impressiona... per fine giornata il piatto forte è la quasi contemporaneità dei set di lali puna e kid606, seguo più i primi, un concerto giusto e pulito, forse troppo, ma intenso per chi apprezza i loro dischi; del tanto citato / acclamato kid606 vedo solo 10 minuti: quando entro nella sala, sta suonando roba quasi dance pochi istanti dopo sta devastando l'acustica dei presenti tra feedbacks e ritmi velocissimi, l'impatto è notevole, forte, forte, ma dopo 10 minuti ne ho a basta...
la stanchezza aumenta ma c'è ancora la nottata... questa volta guardo tutto il set di yo la tengo (musicavano film scientifici degli anni 40) seduto in gradinata, rischio di addormentarmi un paio di volte... escono un po' dal loro schema diventano più orchestrali seppur con pochi strumenti... cerco di riprendermi ma il set successivo è animato dalla dj alison goldfrapp, nella quale nutrivo parecchie speranze di risveglio, invece... negativo ! alle 3 iniziano i lamb e qui torniamo a all'inizio di questo post: sveglia !!! rimaniamo tutti elettrizzati, estasiati dal suono e dalla carica di questi inglesi, lei, lou è avvolta in un vestito bianco da bomboniera... gli altri fanno muovere noi pubblico, meraviglia ! e poi a nanna !
il terzo giorno lo prendiamo più tranquillamente... pranzo al mercato centralissimo di barcellona: macedonia di frutta e spremuta d'arancia (per darmi l’energia giusta) e via ! vado a visitarmi un'area distaccata del sonar dove ci sono alcune installazioni multimediali e dove ritchie hawtin (plastikman) sta presentando un nuovo software per mixare... ma non lo seguo, ritorno alla sede principale per assistere al live di static, che conoscevo già su disco... anche lui suona col suo portatile ma è meno statico di quanto pensassi... l'ambientazione in cui suona è molto rilassata, gente seduta per terra o sulle sede a sdraio...
al termine passo ad un’ altra sala / palco, dove un terzetto finnico sta suonando, aavikko, un ibrido solare tra elettronica e lounge, parecchio divertenti e simpatici... c'è davvero tanta gente, e fa caldo... in una delle poche sale fresche / isolate dal caldo c'è il set della staatplast vista la folla riesco solo a vedere il nostro (italiano, l'unico a sonar), massimo che crea un set basato su immagini e musica in parallelo, scosse telluriche da ipnosi... un'altra meraviglia... dopo di lui un russo che ha creato un software per suonare con i vecchi computer 386, difatti il suo progetto si chiama 386dx e si cimenta con cover tipo beatles, nirvana... divertente, se non geniale… del resto dei set ricordo poco, non mi è rimasto molto... (se non le foto che prima o poi pubblicherò da qualche parte, quelle qui agganciate provengono dal sito del sonar). l'ultima serie di concerti della giornata è a cura della plug research: tento di assistere a safety scissors ma lo si attende invano (inconvenienti tecnici...), attendo nella sala perchè dopo tocca a dntel, di cui tanto ho sentito vociferare... anche lui col suo pc portatile accessoriato di parallelepipedi (mixer / effetti) e a fianco a lui un chitarrista con effetti ed arco... musicalmente lo si inquadra subito nella folktronica, indietronica., idm... diversi problemi tecnici affliggono il concerto, soprattutto la chitarra, l'impressione è che la resa musicale di dntel sia più su disco... mi viene in mente un cantautorato "elettronico" , rimango comunque affascinato dell'abbinamento di ritmi digitali lenti con fraseggi di chitarra... ad un certo punto del set compare safety scissors col suo i-mac portatile, attacca un cavo al mixer prende il microfono e fa un paio di pezzi con aria strafottente... poi riprende dntel con la collaborazione dell'intruso... La nottata sempre nel mega centro esposizioni comincia tardi per noi.. la folla è pari a 20000 persone... al nostro arrivo, in una sala sta suonando jeff mills ed è il delirio, ragazzini in stato estatico ballano, vedo jeff dagli schermi ed in lontananza dal vero... scappo da quella sala... la techno di detroit mi stufa dopo 8 battute, jeff mills va visto suonare i piatti, ma da vicino.... la nottata, per mio gusto non offre molto... c'è un dj set di mr len, a base di hip hop, (ed apprezzo), mischia un po' di tutto, dopo di lui i tanto attesi anti pop consortium... il nuovo hip hop...mah... le basi che usano sono interessanti, molto elettroniche, ma lo stile non mi dice un granche in più si comportano da tipici rapper per cui dopo una serie di insulti gratuiti verso il pubblico mi stufo... finisce il sonar, per me... chi voleva proseguiva sino al mattino... il festival è stato davvero un’esperienza, un muro di suoni, immagini, azioni circondati da tantissima gente interessatissima a quello che ha davanti… il prox anno credo che cambierò meta, il sonar è una delle tante cose che voglio vedere / vivere di questo mondo…
lunedì, luglio 22, 2002
eccolo, abbiamo finalmente un nuovo layout per il blog della mini (vi piace ? è diverso come stile, ma i colori sono rimasti...), è un work in progress, le modifiche saranno continue per qualche giorno, dato che da casa non riesco a conntermi al blog per problemi col browser, per cui devo farle dall'ufficio nei ritagli di tempo... a prposito di vita di ufficio, leggo e condivido un posto di a fine tunnel sui rapporti coi colleghi, io allergherei il discorso anche fuori dagli uffici... anche se non è tutto così... è quasi normale la realtà dei rapporti finti e cortesi, ma non disperiamo, l'isolazionismo è sempre una buona soluzione, quasi.
ascolti: mark lanegan, lou reed, logh, spaceheads
ascolti: mark lanegan, lou reed, logh, spaceheads
lunedì, luglio 15, 2002
cache di explorer
ultimamente una delle mie fonti creative per immagini / grafica o html è la cartella temporary internet files, la cache di internet expolrer, dove vengono raccolti tutti i files delle navigazioni su internet, restano lì, cosìche se tornate su un sito già visitato il vostro sistema operativo minchiosoft prima verifica se le pagine del sito le ha già in locale (in cache) e se sono le stesse del sito on line, questo per un fatto di velocità nella visione delle stesse pagine. per cui questa cartella / directory è davvero un'interessante cestino di carta da recupero in formato di bits 0101. un contenitore pratico da cui raccogliere idee da pezzi di immagini che in origine sono banners pubblicitari di siti, ma soprattutto files .html, vera manna per questo blog, ove imparare un po' di codice e ove fare copia ed incolla su un'altra parte... (i siti che faccio, anche il template di questo blog, nascono dal cut and paste). e così è cominciato anche il riciclaggio del virtuale... sicuramente inutile al pianeta...
vi ricordate il mio post sui dubbi dell'aereo sul pentagono fatti uscire da un sito francese, tesi confutata da altri siti come non valida e probabilmente pubblicitaria per un libro in uscita... bene il libro è uscito in italia a giugno (l'incredibile mezogna), scritto dallo stesso autore del sito: thierry meyssan, ebbene si, il sito era pubblicità, la sua tesi del falso aereo caduto sul pentagono è affrontata come un prestesto per mettere parecchi dubbi sulla versione ufficiale dei fatti tragici del settembre 01. dubbi che in realtà esistono da sempre su complicità politico segreto militari multinazionali... nessuna certezza solo dati di fatto, che in america, come in tutto il mondo esistono lobbies (o forse solo una) che comanda aldilà della libertà e dell'eventuale democrazia. l'autore sbaglia però a dare conclusioni... si basa su documenti ufficiali che mettono si in dubbio la versione ufficiale, quella agli occhi di milioni di persone, ma tirare conclusioni in base a questo è un po' esagerato... interessante da leggere, tutta la documentazione relativa alle leggi approvate per fermare il terrorismo, davvero liberticide e distribuite in quasi tutti i paesi del mondo, ed ancora qualche sguardo al passato (cuba) dove successerò delle cose strane (baia dei porci, northwoods, jfk) da parte delle stesse gerarchie politico militari di oggi... chissà chi ha scritto menzogne ?
sto anche leggendo l'autobiografia di charles mingus
ho ascoltato parecchio: girls against boys, dead and gone, idlewild, lali puna
ultimamente una delle mie fonti creative per immagini / grafica o html è la cartella temporary internet files, la cache di internet expolrer, dove vengono raccolti tutti i files delle navigazioni su internet, restano lì, cosìche se tornate su un sito già visitato il vostro sistema operativo minchiosoft prima verifica se le pagine del sito le ha già in locale (in cache) e se sono le stesse del sito on line, questo per un fatto di velocità nella visione delle stesse pagine. per cui questa cartella / directory è davvero un'interessante cestino di carta da recupero in formato di bits 0101. un contenitore pratico da cui raccogliere idee da pezzi di immagini che in origine sono banners pubblicitari di siti, ma soprattutto files .html, vera manna per questo blog, ove imparare un po' di codice e ove fare copia ed incolla su un'altra parte... (i siti che faccio, anche il template di questo blog, nascono dal cut and paste). e così è cominciato anche il riciclaggio del virtuale... sicuramente inutile al pianeta...
vi ricordate il mio post sui dubbi dell'aereo sul pentagono fatti uscire da un sito francese, tesi confutata da altri siti come non valida e probabilmente pubblicitaria per un libro in uscita... bene il libro è uscito in italia a giugno (l'incredibile mezogna), scritto dallo stesso autore del sito: thierry meyssan, ebbene si, il sito era pubblicità, la sua tesi del falso aereo caduto sul pentagono è affrontata come un prestesto per mettere parecchi dubbi sulla versione ufficiale dei fatti tragici del settembre 01. dubbi che in realtà esistono da sempre su complicità politico segreto militari multinazionali... nessuna certezza solo dati di fatto, che in america, come in tutto il mondo esistono lobbies (o forse solo una) che comanda aldilà della libertà e dell'eventuale democrazia. l'autore sbaglia però a dare conclusioni... si basa su documenti ufficiali che mettono si in dubbio la versione ufficiale, quella agli occhi di milioni di persone, ma tirare conclusioni in base a questo è un po' esagerato... interessante da leggere, tutta la documentazione relativa alle leggi approvate per fermare il terrorismo, davvero liberticide e distribuite in quasi tutti i paesi del mondo, ed ancora qualche sguardo al passato (cuba) dove successerò delle cose strane (baia dei porci, northwoods, jfk) da parte delle stesse gerarchie politico militari di oggi... chissà chi ha scritto menzogne ?
sto anche leggendo l'autobiografia di charles mingus
ho ascoltato parecchio: girls against boys, dead and gone, idlewild, lali puna
giovedì, luglio 04, 2002
Linda scrive:
"...e così ci siamo mossi parecchio, strano, mi è sembrato di essere appena fuori dalla porta di casa, ma per fortuna nostra è così e barcellona è vicina!! ma fabio, sei stato borseggiato a barcellona? andate tranquilli ragazzi, non c'è + rischio lì che nelle nostre civili città! certo, se girate con i pantaloni larghi e il portafogli che occhieggia dalla tasca o con la macchina fotografica/videocamera da due milioni al collo o con il marsupio, attirerete i manolesta.... ma parliamo d'altro, volevo dirvi di un libro che ho appena letto; sto lavorando e l'unica cosa interessante che posso fare è leggere. il manifesto di una bomber (la società industriale e il suo futuro)uscito per stampa alternativa, e già do' per scontato che sappiate tutti chi è.
Comincia con una critica feroce alla sinistra, ridicolizza gli attivisti sostenendo che essi si agitano tanto non per le nobili cause che dicono di sostenere, ma per il loro egoismo....mi trova d'accordo! Poi analizza la società industriale - tecnologica, imputando la frustrazione e gli altri innumerevoli malesseri dell'uomo moderno alle condizioni dis - umane nelle quali egli è costretto a vivere dal sistema. Per lui sarebbe auspicabile un "ritorno al passato" con uomini che agiscono per obbiettivi reali, di sopravvivenza e non imposti dalla pubblicità ["molti oggi sono disturbati dalla prospettiva della morte" "non è l'uomo primitivo, che usa il suo corpo per scopi pratici, a temere il deterioramento dell'età, ma l'uomo moderno, che non ha mai utilizzato il suo corpo per scopi pratici al di là di camminare dalla sua macchina alla sua casa"]. La nostra, visto che grosso modo l'europa assomiglia molto agli states, è la società della finta
libertà nella quale siamo tenuti al guinzaglio dalla culla alla tomba. Le riforme non bastano, ci vorrebbe una rivoluzione dagli esiti incerti come tutti i cambiamenti bruschi e radicali, e "non necessariamente un'insurrezione armata"). E' utopia quella di unabomber, ma lui ci ha creduto: per portare il suo messaggio e renderlo + forte ha dovuto suo malgrado uccidere delle persone. Il manifesto mi trova d'accordo in tutti i suoi punti; nell'introduzione si cerca di sminuirlo, parlando di follia dell'autore, beh, secondo me unabomber ha scritto un saggio lucido, animato da grande, eccessiva sensibilità, da un'urgenza disperata. Casomai è folle e assurdo il nostro modo di vivere e non serve unabomber per dirmelo. anch'io molte volte ho sentito il bisogno di vivere allo stato brado come ha fatto il "buon" Theodore J. Kaczinsky, lontano dalle persone e dai mille orpelli che ci circondano, senza elettricità né vestiti; forse sarò pazza
anch'io, certo finchè non mi metterò a spedire pacchi bomba la mia follia sarà innocua...ti amo unabomber!
altre notizie, le scorse 2 settimane c'è stata un'occupazione a trento, andata a finire con uno sgombero! non c'è speranza allora per la città che ospita la facoltà di sociologia e che negli anni 70 blah blah....pazienza, dovrò accontentarmi di luoghi di ritrovo come irish pub e discoteche oppure a fare shopping. Peccato che per il momento sono lontana, lavoro in una località turistica, se no avrei partecipato ad eventuali altri tentativi, mi auguro che abbiano luogo. un saluto e alla prossima (penso che sarà una recensione di libro).
per chiunque volesse mettersi in contatto con me, troll99@iol.it
"...e così ci siamo mossi parecchio, strano, mi è sembrato di essere appena fuori dalla porta di casa, ma per fortuna nostra è così e barcellona è vicina!! ma fabio, sei stato borseggiato a barcellona? andate tranquilli ragazzi, non c'è + rischio lì che nelle nostre civili città! certo, se girate con i pantaloni larghi e il portafogli che occhieggia dalla tasca o con la macchina fotografica/videocamera da due milioni al collo o con il marsupio, attirerete i manolesta.... ma parliamo d'altro, volevo dirvi di un libro che ho appena letto; sto lavorando e l'unica cosa interessante che posso fare è leggere. il manifesto di una bomber (la società industriale e il suo futuro)uscito per stampa alternativa, e già do' per scontato che sappiate tutti chi è.
Comincia con una critica feroce alla sinistra, ridicolizza gli attivisti sostenendo che essi si agitano tanto non per le nobili cause che dicono di sostenere, ma per il loro egoismo....mi trova d'accordo! Poi analizza la società industriale - tecnologica, imputando la frustrazione e gli altri innumerevoli malesseri dell'uomo moderno alle condizioni dis - umane nelle quali egli è costretto a vivere dal sistema. Per lui sarebbe auspicabile un "ritorno al passato" con uomini che agiscono per obbiettivi reali, di sopravvivenza e non imposti dalla pubblicità ["molti oggi sono disturbati dalla prospettiva della morte" "non è l'uomo primitivo, che usa il suo corpo per scopi pratici, a temere il deterioramento dell'età, ma l'uomo moderno, che non ha mai utilizzato il suo corpo per scopi pratici al di là di camminare dalla sua macchina alla sua casa"]. La nostra, visto che grosso modo l'europa assomiglia molto agli states, è la società della finta
libertà nella quale siamo tenuti al guinzaglio dalla culla alla tomba. Le riforme non bastano, ci vorrebbe una rivoluzione dagli esiti incerti come tutti i cambiamenti bruschi e radicali, e "non necessariamente un'insurrezione armata"). E' utopia quella di unabomber, ma lui ci ha creduto: per portare il suo messaggio e renderlo + forte ha dovuto suo malgrado uccidere delle persone. Il manifesto mi trova d'accordo in tutti i suoi punti; nell'introduzione si cerca di sminuirlo, parlando di follia dell'autore, beh, secondo me unabomber ha scritto un saggio lucido, animato da grande, eccessiva sensibilità, da un'urgenza disperata. Casomai è folle e assurdo il nostro modo di vivere e non serve unabomber per dirmelo. anch'io molte volte ho sentito il bisogno di vivere allo stato brado come ha fatto il "buon" Theodore J. Kaczinsky, lontano dalle persone e dai mille orpelli che ci circondano, senza elettricità né vestiti; forse sarò pazza
anch'io, certo finchè non mi metterò a spedire pacchi bomba la mia follia sarà innocua...ti amo unabomber!
altre notizie, le scorse 2 settimane c'è stata un'occupazione a trento, andata a finire con uno sgombero! non c'è speranza allora per la città che ospita la facoltà di sociologia e che negli anni 70 blah blah....pazienza, dovrò accontentarmi di luoghi di ritrovo come irish pub e discoteche oppure a fare shopping. Peccato che per il momento sono lontana, lavoro in una località turistica, se no avrei partecipato ad eventuali altri tentativi, mi auguro che abbiano luogo. un saluto e alla prossima (penso che sarà una recensione di libro).
per chiunque volesse mettersi in contatto con me, troll99@iol.it
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