giovedì, novembre 14, 2002

linda scrive :


"OGGETTO: REPORT DAL SOCIAL FORUM
DATE: 5/10 NOVEMBRE
SOGGETTO: LINDA
La sera del cinque arrivo a Firenze per l'incontro organizzativo degli SCRIBA volontari (coloro cioè che registreranno su carta lo svolgersi di seminari e laboratori al fine di pubblicare dei documenti); mi vengono assegnati un seminario sulle minoranze dell'est Europa, che si svolgerà alla fortezza, e un laboratorio di cui riesco solo a segnarmi il luogo, una casa del popolo in periferia, e l'ora. Presso la sede della ONG che ha organizzato l' "OPERAZIONE SCRIBA", trovo Sara,la ragazza che mi ospiterà, e il suo bambino. A casa, conosco suo marito marocchino; mi trovo subito bene con loro. Il giorno dopo sono libera e quindi io, Sara e il papà di Sara prendiamo il treno per Camp Darby a mezzogiorno; il viaggio è tranquillo e il papà di Sara viene intervistato in virtù della sua età....alla base NATO tutto va bene, a parte l'esiguità del corteo e il fastidio degli elicotteri che volano bassissimi. Notiamo con ironia che alcuni dei manifestanti hanno un casco in mano o attaccato ai pantaloni (danno così per scontato di dover ricevere delle manganellate??). Concludiamo la giornata in piazza del popolo dove ci sono stati diversi interventi ed ora suona un gruppo: c'è un macello di gente e spazzatura. Il giorno dopo giro alla fortezza: come stand c'è di tutto e in particolare mi soffermo sulla questione Kurdistan, presso le riviste Cannabis e A, m'interesso ad ecovillaggi, bioarchitettura, artigianato ecc. Peccato solo per il fumo di sigarette che appesantisce parecchio gli occhi. Alle 14 seguo un seminario sulla NATO con persone di diverse nazioni:con mio disappunto noto però che ci sono pochissime persone, una dell quali decisamente in fase R.E.M.. Poi prendo il bus e mi reco alla casa del popolo dove apprendo che il laboratorio che avrei dovuto seguire è cancellato per il semplice fatto che oltre a me e agli organizzatori non c'è nessuno. Comunque, si beve una birra insieme e un tipo mi fa una testa così con rivoluzione, classe operaia...scende la sera e torniamo tutti in centro. In piazza della Repubblica c'è uno spettacolo già iniziato di una compagnia locale, veramente bello e fantasioso...nel gazebo dell' ARCI di lì a poco un gruppo russo di teatro ri-mette in scena la rivoluzione d'ottobre, con attori che impersonano Stalin, Trotzkji e compagnia e si spiegano i loro punti di vista! Venerdì mattina sono alla fortezza e seguo la conferenza scrivendo quanto viene detto: si tratta di informazioni sulle minoranze in Russia. Il pomeriggio vado di nuovo in periferia e seguo un interessantissimo laboratorio con tanto di proiezioni di film e diapositive sugli ecovillaggi. In poche parole, si tratta di comuni dove si cerca di vivere in autarchia e sperimentare modo di vita alternativi. Un appunto sulle case del popolo: sono posti vivi, animati sai da vecchi che da giovani, e tutti sorridono e si interessano ai noglobal e a cosa viene fatto; sono orgogliosi di ospitarci. Per finire in bellezza, in piazza santo spirito c'è un concerto, e molta allegria, con vino, pane e olio o mortadella. Il giorno dopo, sabato, so che alle 12 c'è un concentramento vicino alla fortezza; Sara, che è già stata fuori, mi dice che la partenza della manifestazione verrà anticipata a causa dell'afflusso di gente. C'è stato un po' di casino a causa di alcuni francesi con brutte intenzioni, subito isolati però; accendiamo Popolare Network ma per poco però, perchè usciamo. Ci uniamo alla gente che cammina in via dello Statuto. Da lì in poi, è corteo, fino allo stadio; sì, sembra più una festa,una sfilata, che una manifestazione, ma meglio così! Peccato che al concerto non ci fosse nessuno che mi piacesse! Domenica mattina vado alla Stazione Leopolda. Stanno parlando dei sindacalisti francesi e così decido di guardare la mostra sulle immagini di guerra: le foto di Salgado sugli esodi, report da Genova, vignette sulla guerra (alcune, macabre e sconvolgenti, della prima guerra mondiale). Poi approfitto dell'entrata gratis agli Uffizi: il centro è strapieno di sbirraglia! Il lunedì la città ritorna ai suoi ritmi e sono rarissimi i no global con zaino e sacco a pelo. Va tutto bene, evviva i grandi ideali di cui si è discusso, certo che dopo ancora troppi di voi sono lì con il telefonino in una mano e la sigaretta nell'altra...si può fare di più! Inoltre, ho sentito dire una cosa che ho sempre pensato da un vecchio sotto una bandiera rossa e nera: è inutile stare tutti chiusi in un posto a parlare con i propri "simili"; andiamo fuori e diffondiamo informazioni ed idee!"

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