ci sono cascato anche stavolta. mi hanno fregato. i Karate hanno tirato fuori un altro capolavoro a scoppio ritardato. lo devo scrivere ora, alle 3 del mattino inoltrate, perché sono 3 ore esatte che non sto facendo altro che ascoltare Some boots in repeat continuo, leggendo i testi del buon Farina. I primi 6-7 ascolti mi avevano lasciato indifferente, addirittura quasi infastidito dai (sempre più numerosi) assoli alla Santana. Poi il botto. Il disco si è "acceso" ieri sera in macchina nel viaggio di ritorno da Bologna ed è scoppiato oggi. Stasera. E per un po' non ne potrò fare a meno, lo so. First Release e Corduroy sono due dei pezzi più belli che la band abbia mai suonato. Raffinati, dolci, tecnici ma senza mai strafare (e sempre vicinissimi a farlo) e lenti, morbidi. Sono una delle poche band che passeranno alla storia, per come la vedo io. Se non fosse lunghissimo posterei il testo di First Release, anche se penso che prima o poi lo metterò sul mio blog. Siamo di fronte a letteratura bella e buona, altro che musica.
When I'm alone I want to feel like one kid getting stoned, only to keep things a little more clear, just to be able to hold on to a simple idea.
Nessun commento:
Posta un commento