lunedì, settembre 30, 2002

sono 16 mesi che questo blog esiste, parla, è nato per gioco, per curiosità, poi mi sono accorto che poteva essere un modo nuovo di fare la mia fanzine, la mini... così è, oggi... e non sono l'unico scrivente qui sopra... una piccola cosa di cui essere orgogliosi.

il resto è preoccupante...
ho visto bella ciao, film documentario sugli eventi del g-otto di genova; pellicola, filmata e prodotta dalla tv di stato ma mai trasmessa in italia, perchè censurata, è stata presentata al festival del cinema di cannes, ma qui arriva solo come materiale clandestino... quasi 2 ore di immagini senza commenti, solo con le voci della gente e la musica di sottofondo: esattamente quello che davvero è successo... riporto cosa c'è scritto nel file allegato al video (che è in formato mpeg):

Titolo: Bella Ciao
Anno: 2002
Autori: Giusti, Torelli
Prodotto da: Freccero

"Questo non è un film militante. Questo non è un film indipendente. Questo è un documentario che avevamo preparato per la televisione, costruito all'80 per cento con materiale girato da bravissimi operatori della Rai. Non siamo né vogliamo essere dei piccoli rivoluzionari". Parla Marco Giusti, coautore della pellicola che ha avuto il suo battesimo, ufficiale e applauditissimo al festival del cinema di Cannes. In francia, perchè il film in Italia ancora non è mai stato proiettato.
La pellicola, creata per la messa in onda su RaiTre fu censurata dall'azienda stessa ("ci dissero che mancava il punto di vista della polizia", ricorda Freccero). Il film è prodotto dalla RAI, firmato da operatori RAI, pagato cioè dai soldi dei contribuenti, ma non ce lo fanno vedere. Perchè? La risposta va cercata forse nelle parole di Vitorio Sgarbi, allora sottosegretario alla cultura e presente in sala durante la proiezione (non durante il dibattito, fuggito all'invito degli astanti "pas de fascistes ici"). "Parlate voi che avete Chirac e Le Pen, voglio vedere cosa avrebbero fatto se il G8 si fosse venuto qui. Certo, a Genova la polizia ha sbagliato, ma le parole dette da Luca Casarini in un momento del documentario rivelano che i dimostranti volevano sfondare. E comunque si tratta di un'opera retorica, antigovernativa e militante, che non doveva essere realizzata dalla tv di Stato con i soldi pubblici".

A voi giudicare...

....il documentario, lo trovate in rete su www.ngvision.org, il file è di 570mega; le immagini dicono tutto.

troppe libertà ci vengono tolte man mano che si va avanti con questa società, che non necessita più degli uomini.
qui (sulla mini ma non solo...): l'uomo, il pensare, la parola, l'emozione, il sorriso ha ancora un senso.


sdrammatizziamo... ci sono tre canzoni che in questi giorni adoro ascoltare:
microphones, the moon / hermann & kleine, catch a snowflake / komeit, when it starts
tutte tranquille, molto calde nei suoni... sarà il freddo dell'autunno che soffia o il freddo inquietante del nostro mondo, ma ho bisogno di calore.

Take the 100 Acre Personality Quiz!


mi sarei visto di più come eeyore, ma pure winniepuh vabene, vista la mia pancia (e il mio indirizzo di email).
in ogni caso in questi ultimi giorni, visto che tra poco mi pagheranno il lavoro della svizzera, ho comprato un bel po' di dischi. un po' troppi, a dire il vero, e il senso di colpa si fa sentire. tralascio gli acquisti (meglio non pensarci) della fiera del disco della settimana scorsa, dico solo che in questi giorni il mio stereo è stato rapito da:

Antipop Consortium - Arrhythmia
Rocket From The Crypt - Group Sounds
Velocity Girl - Simpatico + 6 Songs EP
Nina Nastasia - The Blackened Hair
Motorpsycho - Demonbox
The Piano - OST
Amari - Apotheke
Microphones - tutto
(ma proprio tutto. quel ragazzo è un genio, assolutamente un genio)
Swans - Soundtracks For The Blind
Fridge - Happiness
Jejune - This Afternoons Malady
Jets to Brazil - Perfecting Loneliness
Q and not U - Different Damage
Karate - Some Boots
Sleater Kinney - Call the Doctor
Microstoria - Model 3, Step 2
Polis - Ich
Dag Nasty - Wig Out at Denko's
Ida - I know about you
(che sto ascoltando in questo momento)

aloha.

lunedì, settembre 23, 2002

"fin qui, tutto bene. Solo che il problema non è tanto la caduta, ma l'atterraggio."

qualche giorno molesto tra nervosismo e riflessione, ed eccomi di nuovo qui... dicevamo... il nuovo disco dei karate, some boots, piace anche a me, c'è voluto qualche tempo e le parole di mr. tixi... lo sento spesso in questi giorni alternato a smog, screaming trees... il tavolino di fronte al mio impianto stereo è ormai sotterrato di dischi, metterò ordine...

ho appena terminato di leggere il libro "la guerra infinita" di giulietto chiesa (feltrinelli), un saggio realistico sulla situazione attuale e sul futuro che ci attende dopo l'escalation del terrore; un analisi cosciente, reale della crisi del capitalismo inglobalizzante che per ripartire necessita di guerre ed altre imposizioni... si parla della nascita (in questi anni) dell'Impero, un nuovo modo di condurre il mondo, da parte dei pochi che hanno il potere (economico) rispetto ai tanto senza nulla... mi ricorda per certi aspetti, l'impero romano che dominò a colpi di guerre e conquiste e che soltanto i barbari riuscirono a far traballare... l'impero dei pochi con le guerre fa fuori gli avversari senza troppo preoccuparsi dell'onu o simili... secondo l'autore questo meccanismo è già in funzione, è ancora in crescita, ma non è detto che abbia il sopravvento, qualcuno se ne è accorto e i tanti che non contano apparentemente nulla (secondo loro) sono davvero tanti... non è un romanzo, è realtà...

quasi per caso navigando ho trovato i wu ming, (www.wumingfoundation.com) attori nel web, o meglio scrittori liberati da copyright... eredi ufficiali o meno di luther blisset (difficile dire chi era / è luther blisset e chi è il suo erede, lui ed i suoi eredi sono tutti...), che da qualche tempo animano la pubblicazioni di scritti e libri senza il benedetto diritto d'autore / pizzo siae... sostanzialmente tentano di ridiscutere un po' la figura dello scrittore / artista... rendendolo un qualsiasi, cioè tutti quanti... non scrivono sono gli scrittori di professione... dal sito si possono scaricare i testi interi dei libri pubblicati... non male...

ah... è arrivato l'autunno...
www.emogame.com
grazie a mike per la segnalazione.
d-e-f-i-n-i-t-i-v-o.

palylist degli ultimi 2 giorni:
built to spill - ancient melodies from the future
miighty flashlight - s/t
yann tiersen - tutto
wauvenfold - a compilation of 3ep's
silver jews - bright flight
heroin - discography
enyclopedia of american traitors - discography (out now on shoverecords)
concrete - nunc scio tenebris lux
karate - some boots
q and not you - different damage
the black heart procession - amore del tropico
jets to brazil - perfecting loneliness
pylon - s/t

domenica, settembre 22, 2002

il gatto si è appollaiato sul paris match, ho un gatto parigino

da come son vestita mi sembro un pubblicitario in carriera o un ex pubblicitario
che critica i pubblicitari tipo Fédéric Beigbeder

ma per essere pubblicitari bisogna avere un aspetto minimale
per concepire frasi minimali?


venerdì, settembre 20, 2002

credo che questo sito sia molto interessante. certe chicche sono da ribaltarsi dalla sedia. incredibile. meraviglia. ho ancora le lacrime agli occhi.

martedì, settembre 17, 2002

ci sono cascato anche stavolta. mi hanno fregato. i Karate hanno tirato fuori un altro capolavoro a scoppio ritardato. lo devo scrivere ora, alle 3 del mattino inoltrate, perché sono 3 ore esatte che non sto facendo altro che ascoltare Some boots in repeat continuo, leggendo i testi del buon Farina. I primi 6-7 ascolti mi avevano lasciato indifferente, addirittura quasi infastidito dai (sempre più numerosi) assoli alla Santana. Poi il botto. Il disco si è "acceso" ieri sera in macchina nel viaggio di ritorno da Bologna ed è scoppiato oggi. Stasera. E per un po' non ne potrò fare a meno, lo so. First Release e Corduroy sono due dei pezzi più belli che la band abbia mai suonato. Raffinati, dolci, tecnici ma senza mai strafare (e sempre vicinissimi a farlo) e lenti, morbidi. Sono una delle poche band che passeranno alla storia, per come la vedo io. Se non fosse lunghissimo posterei il testo di First Release, anche se penso che prima o poi lo metterò sul mio blog. Siamo di fronte a letteratura bella e buona, altro che musica.

When I'm alone I want to feel like one kid getting stoned, only to keep things a little more clear, just to be able to hold on to a simple idea.
A.Pro.Pe.Co.P.Eco
SIto obbligatorio, direi. Diffondete, gente, e sensibilizzate.

lunedì, settembre 16, 2002

per tutti i bloggers: blogskins regala tante tante skin per essere sempre lo scenester più figo di tutti. io ho appena cambiato la skin del mio, di blog (ho scoperto che quella che usavo era uguale a quella di karletto).
bisogna magari sapere un minimo minimo minimo di html per modificare i templates, ma alla fine è abbastanza facile...
ultimi frammenti di civiltà...

una macchinona americana lincoln, lunga 6 metri degli anni 60-70 nera che consuma 3 litri al centimetro si avvicina al palco con fari accesi e motore rombante, si ferma, dalle portiere compaiono i musicisti, salgono sul palco, imbracciano gli strumenti, la lincoln se ne va, arrivano 4 bikers su centauri rombanti e cominciano a far sgommare la ruota posteriore generando un muro di fumo grigio maleodorante: i musicisti attaccano a suonare... che inizio ! che inizio !
ho visto iniziare un concerto così... un gruppo rock n roll che si rispetti dovrebbe avere un intro del genere altro che "il buono, il brutto ed il cattivo " di morricone o "ciao noi siamo i.......siete caldi ?" per la cronaca il gruppo suonava roba tipo zeke, nashville pussy, ac/dc... per cui l'inizio è proprio stato perfetto...

ah, questa è bella... fresca fresca... accanto all'ufficio dove lavoro c'è un'oratorio... mi affaccio dal balcone per prendere aria e davanti all'ingresso della struttura parrocchiale, vedo 4 gggiovani: uno ha la cresta, un'altro ha sulla schiena un'enorme scritta a pennarello tohc (torino hardcore) con la x in mezzo per dividere le 4 lettere... gli altri 2 non riesco a vederli, ah, che spasso, i punks parrocchiali... mi viene in mente di aver letto di un concerto degli impact in un'oratorio e se non erro in quei luoghi si conobbero i belli cosi...

fanzine appena letta: permanent vacation, breve in formato tascabile, parla di viaggi/spostamenti per andare i concerti, le persone che si incontrano, i treni, le attese... poac musica se non come circostanza, non male, solo un po' troppo breve...

federico ha tirato giù una bella lista di dischi sentiti di recente, mi ha messo un po' di curiosità su alcune cose...vedrò di indagare. io mi sono aggiudicato uncle anesthesia degli screaming trees (mark lanegan) in attesa di sentire queensofthestoneage, poi tiro su il pollice per phonem (ilsu) e camera obscura (to change the shape of an envelope), 3 dischi completamente diversi... rispecchieranno il mio stato d'animo ?
Pitchfork: My Week on the Avril Lavigne E-Team
sempre su avril lavigne. e molto interessante. giassapete.
appena sveglio. the robocop kraus nello stereo. mal di testa persistente da ieri pomeriggio. fame. sonno. dovrei andare a lavorare, ma non me la sento più di tanto. al massimo farò un salto oggi pomeriggio.
ieri sera antimtvday a bologna. niente di particolare, anzi, abbastanza mediocre. poche le band per cui valesse veramente la pena e tante (troppe) cose che non mi hanno entusiasmato. ma la serata in fondo è andata bene così: ero andato per incontrare delle persone che non vedevo da tempo, per salutare un po' di amici, quindi sono stato bene, a parte il mal di testa (sonno arretrato, probabilmente). come al solito tra viaggio e dischi ho speso un sacco di soldi. finiranno, prima o poi.
ieri sera parlando del post qui sotto sul mago di oz con l'autrice, una dolce signorina dagli occhi azzurri (e dalle lenti a contatto, visto che le mancano 5 1/2), dopo aver impiegato una buona mezzoretta a ricostruire uno stupido puzzle per bambini sotto i 3 anni, mi è vanuta voglia di andare a cercare qualcosa su quella leggenda metropolitana sul film Tre Scapoli e un Bebé con Tom Selleck, che diceva che nella casa dove si erano girati gli interni un bambino giocando con il fucile del padre si era ucciso. pare che in una scena si vedesse il fucile ed in un'altra spuntasse il bambino stesso dietro una tenda. questa "storia" è stata una delle cose che hanno più inquietato la mia infanzia.
grazie al magico mondo di internét (con l'accento sulla e, come dice mio padre) ho scoperto che è tutto falso. un po' ne sono deluso, un po' ne sono sollevato (giuro, la cosa mi faceva ancora paura...). Date un occhiata qui, se vi interessa saperne di più.
tra l'altro, sullo stesso sito, si viene a sapere che nel Mago di Oz non si impiccò proprio nessuno. spero che la signorina bionda non ne abbia a male. in fondo la paura dei bambini è una delle cose più stupefacenti al mondo. dettagli qui.
diobenedica Avril Lavigne. anche se va su mtv.
ma io non sono "contro" mtv. io sono "anti" mtv.




e che differenza fa?

sabato, settembre 14, 2002

durante le riprese del mago di oz, un uomo si è impiccato negli alberi finti del fondale.
Mentre cameramen ed attori erano dediti a mettere in scena quel mondo fantastico,
qualcuno sceglieva di renderlo amaro e terribilmente vero, come sono veri i brividi di una bambina
alla quale raccontano la storia di una ragazzina morta che bussa alla porta di tutte le case...
C'è qualcosa di delicatamente inquietante nella prima
esperienza di terrore che uno prova nella propria vita: io
nascosta sotto una sedia, piccola e impaurita dal brutto
muso della strega verde...
è per questo che ancora oggi certe vecchie mi fanno paura.
china porcelain & caramel
dateci un'occhiata, va...
tornato. casa. home sweet home. 21 giorni di lavoro in Isvizzera (eh?), neanche troppo duro, ma tanto tanto noioso. per questo motivo l'unico sollievo lo potevo avere dal mio cd player e dal cdcar della Daewoo Nubira che mi avevano dato come auto di servizio (e tra l'altro, sebbene non sia certo un fanatico dell'autoradio, l'impianto era davvero coi fiocchi...JVC più una miriade di casse sparse in tutto l'abitacolo).
come souvenir ho pure acquistato qualche disco [costano come da noi, forse qualcosina meno, anche perché in svizzera le cose in media costano il triplo] che elenco qui sotto:
Queens Of The Stone Age - Songs for the deaf: qualcuno lo ha definito il disco rock del millennio...io non sarei radicale, ma lo trovo veramente figo. Lanegan (chediolobenedica) fisso in formazione dice la sua, così come Grohl dietro i tamburi. ancora una manciata di pezzi strepitosi e i Kyuss potrebbero anche essere dimenticati
Dillinger Escape Plan with Mike Patton - Irony is a dead scene: preso al concerto (e che concerto...a tal punto da far passare gli Icarus Line come dei femminielli)...Patton fa molto, ma non so se preferire la sua voce a quella del cantante originale (non ho voglia di andare a vedere come si chiama). La cover di Come tl Daddy però è da paura.
Dinosaur JR - Bug e Fossils: questi per sostituire una vecchia cassettina Sony andta persa un po' di tempo fa. dischi che conosco a memoria, ormai praticamente introvabili dalle nostre parti (SST...), che contengono alcuni dei pezzi più belli mai scritti, e non solo da Mascis & Co. Il lo-fi fa schifo.
Sounds From The Verve Hi-Fi Compiled by Thievery Corporation: bossa nova. mervigliosa bossa nova. acquistato dopo qualche secondo di ascolto nel centro commerciale fuori zurigo (con pornoshop di dimensioni Ikea, davvero). 15 tracce, da Stan Getz ad Astrud Gilberto (che rifà Light My Fire), Richie Havens, Jackie And Roy e tanti altri. se qualcuno vuole vedermi ballare come un deficiente metta su questo disco.
Kruder & Dorfmeister - DJ KICKS: si sa, sono dei fichetti, mi stanno pure un po' antipatici, ma ci sanno fare. probabilmente insieme a quello della Thievery Corporation questo è il miglior capitolo Dj Kicks.

Ed ora, sempre che a qualcuno interessi, playlist dei dischi che mi sono portato dietro per queste 3 infinite settimane.

icarus Line - mono
prefuse 73 - vocal studies + uprock narratives
built to spill - live
hot snakes - suicide invoice
jawbox - novelty e for your own special sweetheart
dag nasty - can i say
some soviet station - s/t
there is a light that never goes out - s/t
rye coalition - on top
pretty girls make graves - good health
pixies - surfer rosa
sprinzi - something more than the last time
mùm - finally we are no one
girls vs boys - house of gvsb
amélie de montmartre - soundtrack
l'altra - in the afternoon
stiff little fingers - inflammable material
chet baker - deep in a dream-the ultimate chet baker collection
the misfits - walk among us
the smiths - the world won't listen
death cab for cutie - the photo album
botch - we are the romans
mirah - advisory committee
swingers - soundrack
pedro the lion - control
collection of colonies of bees - fa.ce (a
mogwai - come on die young
the clash - london calling
pegboy - earwig
calexico - hot rail
jr ewing - the singles collected
ac/dc - highway to hell
the get up kids - eudora
shades apart - save it.

sono tanti per tre settimane, lo so ma mi sono serviti tutti, giuro.

ho ascoltato il nuovo Karate e non mi fa impazzire. probabilmente avrà bisogno di tempo, ma ho paura che Geoff questa volta l'abbia fatta fuori dal vaso, come dicono i galantuomini dalle mie parti.
il nuovo Jets To Brazil (nello stero in questo momento) invece è meravigliosamente perfetto. poteva essere altrimenti?
tra gli altri nuovi ascolti, consiglio l'ultimo Red Animal War e David Singer, of course.

ciao.

martedì, settembre 10, 2002

fanzine: ecco il mio pensiero sulle ultime che ho letto...
alice nelle città... le città sono state ormai ripopolate, agosto se ne è andato e la gente ha ripreso il proprio posto, le proprie code, i propri discorsi... alice invece racconta... leggere questa fanzine mi mette nelle orecchie le note di c-floor dei deep end o 67 73 dei lo fi sucks o forse qualcosa dei massimo volume... alice parla di storie che troverrebbero un tappeto musicale ideale con questa musica... sono racconti, di autori diversi, melanconici, reali; questo è il quarto numero: come fanzine letteraria tra virgolette, meriterebbe di più... è una lettura piacevole, al di fuori dei libri... alicitta@tin.it per contatti.
più volte abbiamo parlato della cagnara su questa blogzine, nella scorsa primavera è uscito il numero 14, solo adesso ne rendo conto a voi: è decisamente geniale come fanzine, apparentemente ingenua, semplice... parla per lo più di altre fanzines e di musica, questa volta inseriesce in ogni pagina un riferimento alla storia degli ultimi 25 anni, partendo dalle prima fanzines autoprodotte; manca però una cosa importante: non ci sono i contatti delle fanze di cui si parla... aggiungiamo intervista ad acteal (zine), SOA (etichetta), nicotine (etichetta) e disastro sonoro (etichetta) e a chiudere qualche racconto. per contatti: mauro francioni via borelli 1452h mutigliano 55100 (lu).
una nuova fanzine è la haine, nata prima sul web ed ora anche su carta: riprendiamoci la strada, potremmo dire... il numero zero mette insieme tanti contenuti, ma ancor non si amalgano, la lettura non è costante... si parla di musica e cinema, tra retrospettive sui neurosis, intervista alla ouzel records, recensioni di film, concerti e dischi, per ora la versione su web rende di più, hainezine@hotmail.com
una delle prime fanze che abbia mai letto si chiama nessuno schema, a quasi 10 anni di distanza esiste ancora... è uscito il nono numero, praticamente un libro di vita attorno al do it yourself vissuto tra le valli lombarde, il calcio ed il metallo anni 80... la scrittura è meraviglia... diretta e semplice... un po' diario, un po' di riflessione, parecchio descrittiva... 120 pagine, praticamente un minestrone della vita di gente come me... claudio.canclini@libero.it
fanzine classica 1,2,3 punkrock è oriental beat, giunta al quarto numero, come già detto in passato, approvo... questo numero è + concreto, con l'inserimento di 3 interviste: alex vargiu, johnny thunders ed stp; la parte + interessante resta quelle delle opinioni, anche se stanno diventando un po' troppo ripetitive come stile, ma d'altra parte è sempre la stessa persona che produce... xmiguelx@freemail.it

a margine:
capita uno strano evento ormai da parecchio tempo, linda non riesce ad utilizzare il blog per mettere i suoi messaggi, non riesce a fare login a blogger... da 1 mesetto non riesco neanche io, dal mio pc di casa, la causa mi sa che deriva dalla cache delle password di internet explorer (argh!)

ho appena visto (in vhs) il concerto di bjork al royal opera house di londra (a breve sarà pubblicato, come video), il tour del 2001 con zeena parkins, i matmos, orchestra e coro islandese; la data italiana mi fu irrangiungibile... peccato, deve essere stata una bella esperienza... la voce della piccola donna del ghiaccio è splendida in ogni contesto sonoro, tra violini, archi, battute elettroniche, distorsioni... forse è una delle mie artiste preferite, mi sono accorto di avere tutti i dischi (o almeno le registrazioni), questo per me indica qualcosa...

lunedì, settembre 09, 2002

linda scrive...
""ciao scusate l'assenza causa un isolamento mio in montagna di due mesi e poco più; un grande benvenuto a federico tixi che risolleva le sorti del blog! Ebbene sì, per due mesi ho lavorato, un lavoro di merda (nella cucina di un albergo) a dire la verità, ma il tempo libero è stato sfruttato in maniera soddisfacente grazie anche e non solo alle mie tre colleghe di
lavoro...poi c'era una terrazza sul Brenta, non c'era niente solo uno strapiombo tra te e le montagne...senza parole. Gli schiamazzi e il casino dei consueti turisti quasi a voler riempire quello spazio incredibile. All'impianto della seggiovia c'è un tipo che lavora molto più sveglio ed experienced dei soliti ragazzi di paese. Lui ama le montagne e le affronta,
scendendo anche in grotte, vorrebbe volare in parapendio. Per 10 ore deve stare all'impianto ma non ha l'aria di annoiarsi ed è una cosa che ho ammirato molto.
In montagna ho letto un altro libro di viaggi, il "Viaggio di una parigina a Lhasa" (voland). Alexandra è una donna europea con una grande passione per l'Oriente che la porta là una volta per addirittura per 14 anni (mentre il marito la aspetta a Tunisi!). Lei si mette in testa di entrare in Tibet; al tempo non era assolutamente permesso che degli stranieri entrassero nel Paese delle Nevi, e così Alexandra decide di vestire i pochi e dimessi panni di una pellegrina e parte con il figlio adottivo, un giovane lama nepalese. La paura di venire scoperti pervade tutto il racconto, ma alla fine, è Lhasa, gli dei hanno trionfato! Minuziose descrizioni di ambienti tibetani sfatano un'immagine del Tibet come puro e immacolato: la pulizia
del corpo, delle case e delle poche stoviglie è molto sommaria. Un piatto prelibato era composto da un lembo di carne o lo stomaco cuciti con dentro interiora, cuore etc. di un animale... il libro è dell'inizio del secolo scorso, ma non saprei cosa e quanto sarà cambiato nei villaggi d'alta quota in Tibet. Attraverso il libro sono venuta a saper cose interessanti, ad esempio che gli stranieri venivano o vengono chiamati "occhi bianchi" perchè niente è considerato brutto in Tibet come gli occhi azzurri o chiari o che i mistici tantrici possono bere da ciotole ricavate da teschi, ma adesso basta così, vi ho detto anche troppo!
Pollice in su per il secondo report dal sonar fabius, ma cos'è, ti sei ripigliato adesso da barcelona? Hai riordinato le idee in un secondo tempo?
P.S.= Nour Eddine...tenetelo d'occhio se volete musica ancestrale."

domenica, settembre 08, 2002

i jawbox mi stanno salvando la vita.
giornate vuote dal punto di vista "umano" e piene da quello lavorativo ( e la testa che pensa, che gira...) con novelty o for your own special sweetheart... nello stereo dalla mattina alla sera.

i miei pezzi preferiti?
static.
savory.
iodine.


e se fossero i migliori di sempre?

questo pc svizzero mi sta succhiando troppi soldi. siamo giä a 6 franchi (4 euro) e neanche 20 minuti che "navigo". di buono so che al mio ritorno in patria ci saranno il nuovo karate, il nuovo jets to brazil e i retisonic (jason farrel + garden variety) ad aspettarmi, a quanto pare.
tornerö sabato. domenica 99% sono a bologna per l'antimtvday. ci si vedrä?

sto veramente uscendo di testa per le powerpuff girls su cartoon network. appena torno a genova compro la parabola. ormai sono una droga. sono innamorato di bubble (quella bionda con gli occhi azzurri che si intenerisce dicendo "heeee's sooo cuuuute" ad ogni mostro disgustoso che vede).
tra l'altro mi rendo conto che la tv svizzera (c.ticino) è di gran lunga migliore di quella italiana (ci vuole poco...lo so)
a parte suburbia con il mio idolo Ribisi l'altra sera in seconda serata, ogni sera ha mandato in onda fior fior di film piü o meno interessanti, oltre a documentari di carattere antropologico che noi ci sogniamo anche su rai educational...
ho piü 40 secondi prima che il pc si disconnetta. ci si sente al mio ritorno.
lobotomizzatemi, please.

martedì, settembre 03, 2002

sarö breve, visto che il pc qui in svizzera costa tanto.
ho visto i dillinger escape plan e sono rimasto impressionato. sabato andrö ad un festival hc qui a zurich con kurt e chissä chi altri. i concerti cominciano puntuali, alle 8.
pure gli icarus line hanno spaccato, ma non c'è confronto.
ho comprato il nuovo queens of the stone age. paura.
devo smetterla di pensare alle ragazze.
see ya